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Alimentazione, Nutrienti, Patologie

Considerazioni sulle fibre solubili nell'alimentazione del cane e del gatto.


mercoledì 11 agosto 2021


Considerazioni sulle fibre solubili nell'alimentazione del cane e del gatto

Esistono diversi modi per classificare le fibre alimentari ma, dal punto di vista nutrizionale, la classificazione di maggior interesse prende in considerazione la loro solubilità in acqua, poiché, a seconda del grado di solubilità, presentano un comportamento molto differente all'interno dell'apparato gastroenterico

Alle fibre solubili appartengono le pectine, le mucillagini, le gomme e gli oligosaccaridi indigeribili.

La fibra solubile presenta un elevata fermentescibilità e induce un aumento della viscosità del contenuto intestinale che, a livello gastroenterico, si traduce in un rallentamento dello svuotamento gastrico, una diminuzione della peristalsi intestinale, un aumento del grado di idratazione delle feci e un miglioramento nell'utilizzazione digestiva di alcuni alimenti.

Essendo essa indigeribile ma fermentescibile viene trasformata dai batteri presenti nel colon in metano, anidride carbonica, acqua e acidi grassi a corta catena (acetico, propionico e butirrico). Essa da un lato favorisce la crescita della flora batterica intestinale "buona" e dall'altro, attraverso la produzione di acido butirrico, fornisce energia e nutrimento alle cellule della mucosa intestinale. Tuttavia, può indurre flautulenza per l'aumento dei gas prodotti all'interno dell'intestino



Quando è consigliata l'introduzione della fibra solubile nella dieta di un cane o di un gatto?



Numerosi studi evidenziano l'utilità di alimenti ricchi di fibre solubili in cani affetti da diabete, poiché rallentando la digestione dell'amido riducono il picco glicemico post-prandiale. Anche in caso di diarree del grosso intestino può essere utile un aumento dell'apporto di fibra solubile. Siccome il maggior rischio connesso all'aumento di questa fibra, è un'eccessiva flautulenza, è consigliabile utilizzare come fibra solubile lo psyllium che tra queste fibre è quella caratterizzata da una minor fermentescibilità.

Quanto viene richiesta una consulenza nutrizionale in presenza di diabete?



Su oltre 6800 pazienti, tra cani e gatti, visitati da nutrizionisti veterinari nel periodo 2018-2021 è emerso che circa l'1,09% risulta affetto da diabete. Tra gli animali sottoposti a visita nutrizionale perché affetti da diabete il 74,67% sono cani, mentre il restante 25,33% sono gatti. I cani affetti da diabete risultano quasi equamente distribuiti tra i due sessi, perché le femmine presentanti questa patologia sono il 48,21% mentre i maschi risultano essere il 51,79%. Completamente diversa, invece, la distribuzione sessuale nei gatti perché le femmine affette da diabete risultano essere solo il 21,05%, mentre i gatti maschi positivi alla patologia sono il 78,95%. Un altro dato interessante è considerare che tra i cani affetti da diabete, l'8,93% è anche obeso e tra questi il 66,67% sono femmine mentre il restante 33,33% sono maschi. I gatti ammalati di diabete, che risultano anche obesi, sono in percentuale un po' di più, ossia il 26,32%, di cui femmine il 40%, mentre maschi il 60%.

La percentuale di fibra di una dieta per cani diabetici può variare tra il 5 e il 20% del fabbisogno energetico totale, a seconda del singolo soggetto e del peso e dello stato nutrizionale dell'animale. Numerosi autori consigliano di preferire alimenti ricchi in fibra solubile, poiché questa rallenta lo svuotamento gastrointestinale e l'assorbimento del glucosio, riduce i livelli di colesterolo e di trigliceridi, nonché sembra aumentare la sensibilità del soggetto all'insulina. La dieta ideale per soggetti diabetici dovrebbe contenere circa due terzi di fibra solubile e un terzo di insolubile.

In quali alimenti è possibile trovare più fibra solubile?



Alimenti differenti contengono quantitativi diversi di fibra solubile. Se, per esempio, necessitiamo di aumentare la fibra solubile nell'alimentazione, possiamo utilizzare alimenti come la mela senza buccia, lo psyllum, l'avena, o la pectina.

BIBLIOGRAFIA:
- L'utilizzo della fibra alimentare negli animali domestici
Strategia nutrizionale in cani affetti da diabete


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